"Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" Maria ringrazia sempre; mi aveva colpito questa cosa ma solo ora comprendo! Qualunque sia la circostanza che ci porta a Medjugorje, siamo stati chiamati. Ed io, monaca di clausura, che in seguito a problemi di salute sono stata condotta a quel luogo santo - con i dovuti permessi naturalmente - e ospitata in una casa di preghiera della nuova Comunità di vita contemplativa "Regina della Pace, completamente tuoi...", con immensa gratitudine mi chiedo ancora a che debbo che la Madre del mio Signore mi abbia chiamata a sé.
Nella parrocchia rurale, di lingua ungherese, di San Pietro e Paolo, nella città di Male Pijace in Voivodina (Serbia), vivono circa 2000 abitanti. Nella loro chiesa, ogni giovedì, hanno l'Adorazione del Santissimo Sacramento. Ascoltano le meditazioni dalla chiesa di Medjugorje grazie a "Radio Maria" di Novi Sad, che ritrasmette Radio "MIR" Medjugorje. Se a Medjugorje non c'è traduzione in lingua ungherese, viene fatta in studio a Novi Sad.
Questa intervista è stata condotta da Marie Czernin per il Mensile Cattolico Tedesco PUR ed è stata pubblicata nel Dicembre 2004. (PUR - Politik und Religion, Magazin tedesco molto famoso guidato da due giornalisti Bernhard i Martin Muller, fratelli di quasi 43 anni). Il loro mensile è cattolico e viene consegnato a tutti i Vescovi tedeschi. Sono molto devoti a Fatima, dove è nata l’idea di realizzare questo mensile.
Il 7 ottobre Mirjana è stata intervistata dal gruppo di Foggia:
D - Mirjana, tu continui a vedere regolarmente la Madonna?
Mirjana - Sì, la Madonna mi appare sempre il 18 marzo e il 2 di ogni mese. Per il 18 marzo mi ha detto che la sua apparizione durerà tutta la vita; quelle del 2 del mese non so quando finiranno. Queste sono molto differenti da quelle che ho avuto assieme agli altri veggenti fino al Natale 1982. Mentre agli altri veggenti la Madonna appare a un’ora fissa (17,45), io non so quando Lei arrivi: io comincio a pregare verso le 5 del mattino; a volte la Madonna appare di pomeriggio o addirittura la notte. Sono apparizioni diverse anche per la durata: quelle dei veggenti da 3 a 8 minuti; le mie del 2 del mese, da 15 a 30 minuti.
From the beginning, the Medjugorje apparitions were accompanied by many unusual phenomena, both in the sky and on the ground, especially by miraculous healings. I myself, with about a thousand pilgrims, experienced one unusual dance of the sun. That manifestation was so unusual and obvious, that everyone without exception classified it as a miracle. None of those present remained indifferent, which I myself was convinced of by questioning the others who were present. The joy, the tears, and the statements of those present strongly confirmed it. From their words, it could be seen that they understood that manifestation as a confirmation of the authenticity of the apparitions, and as an incentive to respond to the Medjugorje messages by accepting them. And that is the real purpose of miracles: to help people believe and live by faith because they stand in the service of the faith and of the salvation of people.
La Festa dell'Esaltazione della Santa Croce nella Parrocchia di Međugorje si chiama „Križevac“ e tradizionalmente si celebra la prima Domenica dopo la Festa della Natività di Maria. In onore dell’Anno Santo della Redenzione 1933/34, incitati dall’allora parroco Fra Bernardin Smoljan, i parrocchiani di Međugorje – nonostante la loro povertà – hanno costruito sulla collina sopra Međugorje una Croce monumentale alta 8,5 metri e larga 3,5. Reliquie della vera Croce di Gesù, ricevute da Roma per l’occasione, sono inserite nell’asta della Croce stessa.
Ricordo bene la prima volta che venni a Medjugorje, era nel maggio del ‘97, avevo quattordici anni. Da allora la mia vita ha subito una grande svolta, ha preso una direzione ben precisa. Sì, parlo di direzione, poiché da quel momento è cominciato un cammino graduale in cui ho dovuto dare la mia risposta a Dio in momenti diversi, rinnovando il mio sì a Lui nella libertà.
Ero ragazzino e arrivai in questa terra benedetta senza particolari aspettative e senza pregiudizi di alcun genere. A riguardare indietro penso di essere stato semplicemente condotto qui da Lei: la Madonna mi prese per mano come un bambino e mi condusse verso il Dio d’Amore, verso Colui che allora conoscevo solo per sentito dire e che da lì a poco mi avrebbe sedotto.
Fra tutte le forti esperienze vissute qui a Medjugorje quello che maggiormente mi toccò interiormente fu l’incontro con una dei sei veggenti. Ricordo quel giorno come fosse ieri, ricordo bene il sorriso di Vicka. C’era qualcosa di profondamente autentico in quell’espressione, qualcosa che mi attraeva senza che potessi capirne il perché, e risvegliava in me un desiderio sconosciuto.
A volte siamo portati a dire: io sono stato capace di fare questo, io quest’altro, io ho realizzato questa impresa, e si può notare in ciò un sentimento di compiacimento, a volte anche di orgoglio. E così mi chiedo: come vedremo la nostra vita quando si avvicinerà il suo termine? Penso che avremo un ricordo sereno e luminoso di quanto Dio ha fatto nella nostra esistenza e in quella degli altri, e questo sarà per noi, certamente, motivo di gioia e di pace.
Forse avremo un ricordo lontano ed anche indifferente di quanto abbiamo fatto per conto nostro; probabilmente avremo anche motivi di rammarico per non avere più la capacità e la possibilità di fare quello che in passato abbiamo fatto. Certamente Dio non va tanto in cerca del nostro fare, Lui che in un attimo può creare l’universo, quanto del nostro cuore: è lì che trova la sua delizia.
Colette è francese, suo marito inglese e hanno due bambine nate in America:
"Noi adesso viviamo in Pennsylvania. La nostra famiglia non è, o meglio non era, molto religiosa. Sia mio marito che io eravamo scontenti della Chiesa Cattolica e volevamo starne più alla larga possibile. Però, nel Marzo 2003, successe qualcosa di veramente strano.