Meditazioni di P. Tomislav Vlasic e P. Slavko Barbaric dal gennaio al giugno 1985
Milano 1996
"La Madonna sta parlando per il mondo: dobbiamo accettarla come dono prezioso dato da Dio per accettarlo e viverlo. Ed è molto importante capire che non si tratta di una venerazione generale della Madonna. Qui si offre un dono particolare, un amore particolare, una grazia particolare che dobbiamo accettare per diventare ricchi, per diventare salvati "
(P. Tomislav Vlasic, 24 maggio 1985)
Milano, 14 settembre 1985
Voi che siete già venuti alcune volte vedete che abbiamo trasferito la statua della Madonna, quella fatta secondo le descrizioni dei veggenti, nella cappellina.
Questo lo abbiamo fatto secondo il desiderio del nostro Vescovo che, come sapete, è ancora contrario.
Le apparizioni adesso sono nella canonica, ma i veggenti descrivono ogni sera, dopo l'apparizione, che cosa è successo, quello che possono dire e sempre domandano la benedizione per tutti coloro che si trovano in chiesa.
Alle sei comincia il Rosario e vi prego tutti di non stare davanti alla canonica: possiamo avere delle difficoltà.
Si prega nella chiesa. In canonica non si può entrare perché la stanzetta è molto piccola. Vi prego di pregare con noi. Io vi dirò quando i veggenti incominciano a pregare: noi stiamo un po' in silenzio e poi preghiamo «Ave, Ave», o un altro canto e siamo presenti tutti.
... Il messaggio di ieri era un messaggio molto bello ed esige da noi un lavoro costante e forte. La Madonna ha detto: «Cari figli, oggi desidero dirvi: cominciate a coltivare i vostri cuori come coltivate i vostri campi, coltivate e cambiate i vostri cuori perché lo Spirito nuovo di Dio possa abitare nei vostri cuori. Grazie perché avete seguito la mia chiamata».
Sapete come si coltivano i campi per avere dei frutti buoni o per avere dei fiori? Si deve lavorare molto, si deve fare attenzione ogni giorno. Così anche con i propri cuori: bisogna sradicare le radici cattive dal cuore e lasciare che lo Spirito nuovo di Dio possa abitare nei nostri cuori. È questo che la Madonna vuole da tutti noi e questo è anche il senso delle apparizioni.
Voi sapete che dalle apparizioni non si possono aspettare nuove verità, ma si aspettano nuovi impulsi e quando la gente accetta questi impulsi succede già quello che vuole il Signore.
La Madonna non è mai apparsa perché noi cominciamo a discutere se è venuta o no. La cosa più importante è lasciarsi muovere nella preghiera, nella riconciliazione, nella conversione, nel digiuno, nella fede, nella pace. Questo vuole la Madonna.
Allora vi prego di non dimenticare mai questo, perché si raccontano tante storie, girano tante storie sui giornali, nelle telefonate, ma non dimenticate una cosa: fate tutto quello che vuole la Madonna.
Se avete cominciato qui a pregare, continuate a pregare, a digiunare nelle vostre case, nelle vostre famiglie, fate quello che vuole la Madonna.
La Madonna vuole il bene di tutti, nient'altro che il nostro bene. Ma ripeto di nuovo: il messaggio generale è sempre la presenza della Madonna. Si mostra qui in un modo speciale, meraviglioso che attira di giorno in giorno sempre più gente da tutto il mondo. Quando abbiamo capito la presenza della Madonna attraverso questi avvenimenti capiremo anche che la Madonna è da per tutto, sempre con noi, come una Madre nostra e, come anche il Signore ha detto, che resterà sempre con noi.
Da questa presenza le altre parole, gli altri messaggi hanno una forza speciale, meravigliosa, e questo è il primo e più importante criterio per le apparizioni: se la Madonna apparendo ai veggenti muove altra gente che crede, che comincia a convertirsi.
Dopo la Pasqua, la Madonna ha detto in un messaggio: «Cari figli, io vi invito, pregate per l'illuminazione dello Spirito Santo. Il Signore vi darà nuove prove ma tutto sarà permesso per la purificazione della vostra fede. Vi ringrazio perché avete seguito la mia chiamata».
Così dice la Madonna e così ha parlato anche Gesù. Questa è la cosa più dura per tutti noi, in tutto il mondo, in tutti i tempi, non solo oggi. Ci sono sempre stati la Croce e le difficoltà. E molti hanno anche perso la fede perché avevano le difficoltà e si domandavano: «Perché il Signore...? ». Ma la Madonna dice: « Le difficoltà vengono per il nostro bene, per la purificazione della nostra fede ». E io posso dire: questo è vero!
Anche a Medjugorje nelle difficoltà abbiamo sentito sempre la più grande grazia. L'anno scorso, quando la Conferenza Episcopale ha proibito i pellegrinaggi ufficiali, la Madonna ha detto «Non abbiate paura, lasciatevi guidare, io guido tutto».
È sempre così, anche in questi giorni. In questo mese ho scritto nel mio diario: se ogni sera vi sono millecinquecento-duemila persone da tutto il mondo, questo è un segno per tutti.
La Madonna organizza questo, se noi ascoltiamo, se noi seguiamo la sua voce, e voi siete anche un segno che la gente, che il popolo di Dio vuole guardare queste vicende, questi avvenimenti con la Madonna. Così nessuno potrà dire alla fine di questi avvenimenti «io ero importante, io guidavo, io organizzavo », no, perché noi abbiamo visto sempre che la Madonna ha preparato ogni passo, attraverso coloro che erano pronti a seguire la voce.
Questo è il messaggio più importante per tutti noi, per voi che avete molte difficoltà, malattie, siete disperati, senza speranza: cercare la volontà del Signore e viverla, è la via più sicura nella vita, più piena di gioia anche se si deve soffrire.
In un messaggio del 28 marzo ha detto così: « Cari figli, io vi invito: pregate, pregate, pregate. Nella preghiera avrete la gioia più profonda ».
Una domanda da questo messaggio a tutti noi: esiste una gioia nei nostri cuori che noi possiamo chiamare «la gioia più profonda?»
Se non esiste, questo non vuol dire che noi non la vogliamo, forse la nostra preghiera non è ancora la preghiera che ci può aiutare ad avere questa gioia più profonda. La preghiera è un incontro con il Signore, con Gesù risorto. Come tutti gli Apostoli dopo la risurrezione, dopo aver incontrato Gesù vivo, avevano la gioia più profonda, così anche la Madonna ci invita a questa stessa gioia, cioè l'incontro con Gesù.
Per l'incontro con un uomo, con un amico, si deve avere tempo, sentire che cosa vuole, dire che cosa io ho. Però, se la nostra preghiera è solo un segno di croce, qualche « ciao » a qualcuno che sta nell'angolo della nostra vita, qualche Ave Maria quando siamo affaticati o quando siamo proprio nel pericolo, così non si può avere una gioia profonda.
Il problema è questo, tutti vogliamo la gioia, ma non vogliamo prendere i mezzi, la via che ci conduce alla fonte della gioia, alla fonte della vita, dell'amore. Questo è il problema, non vogliamo prendere i mezzi. E per questa ragione, la Madonna ci invita così fortemente e ogni sera: «pregate, pregate».
Si vede anche che la Madonna non ci chiede di perdere tempo nella preghiera perché possiamo trovare questa via. Quando abbiamo la gioia più profonda avremo anche la pace, potremo anche riconciliarci con tutti.
Se io dico di pregare, se volete la gioia, forse è molto semplice, ma quando tornate nelle vostre case pregate leggendo la Bibbia, leggendo la Parola, per sentire il Signore che parla ai vostri cuori e cercate di vivere queste cose. Vedrete allora che la Madonna ha ragione quando ci invita ad una preghiera prolungata. Voi sapete che la Madonna domanda il Credo, sette Padre Nostro, Ave Maria e Gloria, il Rosario intero, leggere la Bibbia, celebrare la Messa, fare la Comunione, e la Confessione mensile. Quanto si dice: « È molto! », è molto sicuramente, molto per tutti quelli che non hanno capito che esiste la preghiera, ma poco per tutti quelli che hanno incontrato il Signore risorto.
Allora io vi invito: cominciate o continuate come potete adesso e cercate sempre di approfondire la vostra preghiera. La Madonna ha dato anche un mezzo meraviglioso per approfondire la preghiera: questo mezzo è il digiuno. Molti mi hanno confermato che quando digiunano possono pregare più profondamente e più facilmente. La Madonna non ci invita ad avere fame, ma ci invita ad un processo che avviene quando si incomincia a digiunare: si purifica il cuore, ci si apre, si sente meglio il Signore e così la preghiera aiuta il digiuno e il digiuno aiuta la preghiera e così si va anche sulla via della pace. E tutti noi, tutto il mondo vuole la pace.
Ma quando si dice di provare a prendere questi mezzi, si risponde: «Non possiamo, non ho tempo, non posso lavorare quando ho fame! ».
Se noi cristiani cerchiamo scuse per il digiuno perché è difficile, forse dobbiamo pensare a tutti coloro ai quali la Madonna dice che sono suoi figli e muoiono di fame e, forse, non hanno neanche il pane quotidiano. Se pensiamo un po' queste cose sarà più facile forse prendere questo mezzo per la propria vita e su questa via incontreremo più facilmente gli altri uomini e anche, naturalmente, il Signore.
(P Slavko Barbaric - 26 aprile 1985)