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Medjugorje Libro Blu

Abbandonatevi totalmente a me

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Contenuto dell'articolo
  1. MEDITAZIONI DI P TOMISLAV VLASIC E P SLAVKO BARBARIC - Il messaggio principale è questo: la presenza della Madonna.
  2. « Si deve pregare nelle famiglie e leggere la Bibbia »
  3. Digiunare significa aprirsi al Signore
  4. « Quando voi siete umili, quando pregate fervidamente e quando amate, Satana non può neanche avvicinarsi »
  5. Questo è il tempo della decisione
  6. « Io sono con voi e sono la vostra Madre »
  7. « Oggi e la festa della Madre di bontà, di amore e di misericordia », e ci ha dato la benedizione
  8. « Pregate perché tutte le prove che vengono da Satana finiscano a gloria del Signore »
  9. Dobbiamo entrare nella preghiera prima di pregare
  10. « Ma perché voi pregate? Per stare con Dio, per sentire Dio dentro di voi ».
  11. « Io sono bella perché amo. Se volete essere belli, amate »
  12. « Riconciliatevi con il Signore »
  13. Nella vita quotidiana dobbiamo trovare la Parola di Dio che ci salva in modo concreto.
  14. « Vi dico: amate »
  15. « Pregate col cuore ».
  16. Padre Nostro.
  17. « Io busso, ma ancora tanti cuori non si aprono »
  18. Si deve morire per poter risorgere.
  19. « Io vi invito alla luce che dovete portare a tutti gli uomini che si trovano nelle tenebre ».
  20. La Madonna ci ha insegnato a fare tre passi avanti nella preghiera di gruppo.
  21. Molti si fermano alla Pasqua e non vivono la Risurrezione.
  22. La prima cosa che si deve capire è la volontà del Signore anche nella sofferenza.
  23. Le apparizioni sono una tappa della vita spirituale della Chiesa.
  24. « Pregate per l'apertura dei cuori presi dal peccato. Io desidero questo. Dio lo vuole tramite me ».
  25. Molte persone quando si dice « pregate » non capiscono quello che vuol dire.
  26. Pregate per l'illuminazione dello Spirito Santo.
  27. « Voi mi pregate sempre che io sia con voi, che non vi lasci, ma io vi prego adesso di non lasciare me ».
  28. In ogni preghiera si deve esprimere la nostra vita.
  29. « Vi invito alla preghiera più attiva e alla partecipazione alla S. Messa. Desidero che ogni Messa per voi diventi un'esperienza di Dio ».
  30. C'e uno sbaglio fondamentale: chiedere le cose invece di cercare Dio.
  31. « Rimanete nella preghiera e capirete ».
  32. Cercate prima di tutto il Regno di Dio e l'altro vi sarà dato.
  33. La vostra preghiera
  34. «Abbandonatevi totalmente a me ».
  35. « Pregate e potrete sentirmi presente ».
  36. Se volete scoprire l'amore dovete oltrepassare la giustizia.
  37. Siamo venuti a Medjugorje per una festa: la Regina della pace.

Meditazioni di P. Tomislav Vlasic e P. Slavko Barbaric dal gennaio al giugno 1985

Milano 1996

A MARIA REGINA DELLA PACE con amore dai figli dei gruppi di Milano e Lecco

"La Madonna sta parlando per il mondo: dobbiamo accettarla come dono prezioso dato da Dio per accettarlo e viverlo. Ed è molto importante capire che non si tratta di una venerazione generale della Madonna. Qui si offre un dono particolare, un amore particolare, una grazia particolare che dobbiamo accettare per diventare ricchi, per diventare salvati "

(P. Tomislav Vlasic, 24 maggio 1985)
Milano, 14 settembre 1985

Molti si fermano alla Pasqua e non vivono la Risurrezione.

Questa giornata per me è molto bella. Anche voi potete capire che c'è bisogno delle apparizioni. La Chiesa ha bisogno delle apparizioni. Una tappa della vita di Gesù è finita pochi giorni fa. Adesso non si può muovere la persona avanti senza le apparizioni. E’ apparso Gesù Risorto: è una tappa della vita cristiana senza la quale non si può andare avanti.

Gli Apostoli non si potevano muovere avanti senza le apparizioni di Gesù.

È una tappa nella vita della Chiesa che bisogna percorrere. Dopo le apparizioni viene lo Spirito Santo.

Sono tappe che noi dobbiamo fare nella vita spirituale.

Penso che avete compreso questo. Perché quello che gli Apostoli non hanno compreso guardando con gli occhi fisici, dopo, con gli occhi spirituali, quando hanno visto Gesù Risorto, hanno capito certe cose. E finalmente è venuto lo Spirito Santo per introdurli nella verità, nella piena verità.

Noi dobbiamo percorrere questa strada come gli Apostoli. E perciò non c'è da stupirsi delle apparizioni nella Chiesa. Devono esserci perché la Chiesa sempre deve fare questa strada che hanno fatto gli Apostoli, la strada che ha fatto la Chiesa primitiva.

E adesso viene questo rinnovamento anche nella Chiesa.

Questa giornata da noi si chiama la Giornata di Emmaus e le persone di solito vanno a visitare le altre persone.

Le persone hanno trasformato il secondo giorno di Pasqua nelle visite e invece la verità cristiana è altra. Gesù Risorto si è fatto nostro compagno e noi dobbiamo proseguire e vivere con Lui.

La giornata di ieri è un ricordo della Risurrezione. È il primo giorno della Risurrezione. Oggi dobbiamo incamminarci con Gesù.

Noi abbiamo la preparazione alla Pasqua durante la Quaresima (quaranta giorni), ma pochi si ricordano che dopo la Pasqua bisogna camminare quaranta giorni per vivere la Risurrezione, per arrivare alla terza tappa.

Secondo me bisogna vivere questo tempo di quaranta giorni con l'intensità che abbiamo vissuto nella Quaresima, però con la gioia. Allora, se noi andiamo avanti con Gesù, con la gioia, entreremo nella terza tappa, dello Spirito Santo.

Molti cristiani si fermano alla Pasqua e non vivono la Risurrezione. Se un chicco germoglia e nasce, allora dal chicco viene l'erba e c'è la forza di portare un nuovo frutto.

Molti cristiani nascono e finiscono. Questi quaranta giorni dovrebbero servire proprio per entrare, per vivere, per essere pieni della forza del Risorto. Così la forza del Risorto sarà manifestata e nella terza tappa noi saremo forti per annunciare Cristo Risorto, come abbiamo sentito oggi nella liturgia. Che cosa è successo? Certi vogliono annullare la Risurrezione. Sono pagati. Hanno fatto pagare i soldati e Gesù dice alle donne «andate ad annunciare». Vedete: se abbiamo compreso la Risurrezione, rimane da andare ad annunciare. E se non siamo ancora pronti? Anche gli Apostoli non erano pronti: durante quaranta giorni si sono ritirati per nove giorni a pregare, per vivere davvero la vita divina, per poter annunciare. Fate questo e sarete colmi della grazia del Risorto.

Per vivere la Risurrezione di Gesù in questi giorni ho capito certe cose. Prima cosa è che noi dobbiamo cancellare e distruggere il peccato in noi. Finché c'è anche un'ombra del peccato noi non possiamo vivere la Risurrezione.

Un uomo non è capace di accettare finché dentro c'è il peccato, finché dentro non ha vissuto la Risurrezione, finché non ha vissuto l'amore divino. Perciò il peccato deve essere distrutto nella misura in cui per noi è successo il Venerdì Santo. In questa misura noi possiamo vivere la Risurrezione di Gesù Cristo.

Vi porto un'immagine. Se voi guardate una persona morta sulla strada, tutta bagnata di sangue: è terribile.

Guardate, quando uno ammazza delle persone è qualcosa di terribile se prova questo sentimento. Ma non lo sente, neanche se quello che deve essere ammazzato gli dice che lo ama intensamente. Non capisce, perciò ammazza.

Ora vedete che la durezza del nostro cuore è nella misura in cui c'è il peccato che distrugge Gesù, ammazza Gesù.

Nella misura in cui il mio cuore vive il peccato, il mio cuore ammazza Gesù, non può sentire la Risurrezione, non può piangere il Venerdì Santo e neanche gioire nel momento della Risurrezione. Perciò quell'immagine, dopo la morte di Gesù, « le pietre si sono aperte, spaccate, e i cuori degli uomini sono rimasti ancora duri ».

Vedete: adesso noi dobbiamo proseguire su questa strada se vogliamo vivere durante questi quaranta giorni la Risurrezione di Gesù. Dobbiamo continuare, nello stesso momento, il nostro Venerdì Santo.

La Croce distrugge il peccato; se l'accettiamo con amore ci avviciniamo alla Risurrezione di Gesù.

Questo lato negativo della distruzione del peccato in noi è nella misura della accettazione del Risorto. Nello stesso tempo dobbiamo essere consapevoli che la misura in cui noi possiamo vivere, sperimentare la Risurrezione, è la misura dell'annunciare Gesù Cristo. Oggi ho parlato alla gente e ho detto a coloro che sono venuti: «voi siete felici ». Mi è venuto questo dentro nel cuore.

Ora, dopo la Risurrezione, siamo felici perché non c'è più Gesù che cammina nel corpo in questo mondo, ma Gesù nel corpo Risorto, il quale può entrare anche attraverso la porta chiusa, può raggiungerci da per tutto. Difatti guardate un po' il Vangelo dopo la Risurrezione. Gesù si vede da per tutto. Va in Galilea, trova gli Apostoli sul mare, li trova da per tutto sulle strade, e, se volete capire questi giorni, dopo la Risurrezione, sono i giorni in cui Gesù si trova da per tutto.

E il compagno il quale vi accompagna da per tutto. E quando vi troverete nelle difficoltà, saprete che è capace di entrare nel vostro cuore attraverso le difficoltà, anche attraverso la difficoltà della morte.

E questa è la pace, la radice della pace. Adesso Gesù glorificato ci offre questa grazia: entrare dentro di noi, anche se ci sono ostacoli difficili.

Chi vive la fede non entra in crisi: può avere delle prove.

Questo atteggiamento è molto importante da capire. Le persone salde nella fede sulla base degli argomenti esteriori, sulla base degli studi esteriori, zoppicano sempre; quando manca un dettaglio si perdono.

Ma il fondo della fede non può essere giustificato con gli argomenti esteriori. Il fondo della fede è un abbandono a Dio che porta attraverso le difficoltà, che porta attraverso la Croce (che è anche per S. Paolo una cosa stolta), che porta attraverso la fede che deve credere che una Vergine ha concepito. E questo non può essere giustificato con argomenti umani. E quando le persone hanno trovato questo abbandono, trovano la luce interiore che illumina e non zoppicano mai. Quando vengono delle prove, non le crisi, le persone sono sicurissime che la mano di Dio le guida avanti in tutte le situazioni.

Ora vorrei che anche voi foste messaggeri di questa forza interiore, di questa sicurezza interiore, affinché coloro che credono alle apparizioni siano saldi nella fede e non sugli argomenti umani.

Altrimenti se siete saldi sugli argomenti umani sarete come S. Pietro quando voleva camminare sull'acqua ed è andato in mare... mentre Gesù ha insegnato ad aver fede, perché con gli argomenti umani non si cammina sull'acqua. Con la forza della fede si cammina anche sull'aria, non solo sull'acqua...

Questo è molto importante, perché i messaggi che voi avete sentito di Medjugorje sono i messaggi che voi sapete ormai a memoria.

Se io vi dico « pregate » voi già l'avete imparato a memoria, ma questo è troppo poco.

Perciò, dico spesso ai pellegrini: chi vuol seguire la Madonna deve andare oltre i messaggi. I messaggi sono la chiamata, sono le frecce, sono le parole che ci portano avanti, ci impegnano a vivere il Vangelo come lo ha vissuto la Vergine.

Perciò voglio finire con questo messaggio della pace, che viene dalla fede vissuta.

Ci sono delle persone che mi dicono: «Vorrei avere la pace, vorrei avere la fede nel Signore ».

E dico sempre alle persone: «Accettatela». «Ma come posso accettarla? Voglio averla sempre di più... ».

Io dico: « Se volete avere più fede, camminate avanti ».

La città al di là della montagna non si vede di qua. Bisogna andare oltre e, allora, l'orizzonte si allarga.

La fede di cui parla Gesù non è un'idea fissa, ma è piuttosto un cammino seguendo Dio. Una persona va avanti vivendo i messaggi si muove sulla base del Vangelo, si apre sempre di più alla fede. E la fede aumenta dentro la persona.

Così anche quando si parla della pace e dell'amore.

Oggi ho parlato con una persona che mi ha chiesto come poteva amare i nemici.

Ho detto: « È facilissimo. Prima di tutto devi amare te stesso in Gesù Cristo. Tu devi scoprire nel Vangelo Gesù Cristo che ti ama. Tu devi sperimentare l'amore divino e quando hai sperimentato l'amore divino sei salvato, sei pieno, diventi un bicchiere traboccante ».

Allora, non c'è niente da sforzare, tutto va da solo, anche l'amore verso i nemici.

Il sole non si preoccupa perché vi sono delle nuvole. Il sole brilla e il nostro compito è di vivere la forza dell'amore, della luce, della pace che c'è in Gesù Cristo.

Allora possiamo capire quello che Gesù voleva: portare il Vangelo agli altri. Possiamo capire che noi non siamo per portare alla gente le parole, i messaggi, ma noi siamo per portare alla gente la vita. Ora, se c'è vita dentro di me, posso portarla. Se c'è dentro di me la redenzione, se tutte le mie ferite sono guarite, per me non c'è difficoltà ad amare i nemici, anzi, ho bisogno, ho forza di amarli, di abbracciarli.

Allora, mettetevi sulla strada della Risurrezione.

È molto facile. Lo dico perché molte persone dicono: come posso arrivare lì? È lo stesso problema quando un bambino dice: io vorrei diventare frate, ma non mi sento capace di mettermi sul pulpito a predicare. E il bambino deve fare un cammino, deve incamminarsi, deve fare i primi passi. I risultati mancano soltanto perché le persone non s'incamminano, non cominciano a fare i piccoli passi quotidiani che ci ha indicato la Chiesa: i passi della preghiera quotidiana, i passi della Eucaristia. I passi piccoli, semplici per arrivare a vivere i sacramenti.

Io cercherò di seguirvi con la preghiera quotidiana, ma voi aprite i cuori a Gesù e la grazia non vi mancherà.

Domanda: concretamente, cosa vuol dire aprire i cuori? Non porre resistenze, non mettere limiti a quello che ci viene chiesto...? Risposta: sì, generalmente questo. Però per ogni tema che si pone, per ogni interrogativo, deve esserci una risposta molto larga.

Nessuno può ricevere la risposta a livello teorico.

Aprirsi vuol dire incamminarsi, stare attenti. È accettare ogni parola divina. Se volete una risposta a questa apertura... è sempre attraverso il silenzio, nella preghiera.

Cioè, la capacità di cogliere nel silenzio quello che Dio ci dice nel cuore. Senza di questo l'apertura manca.

Da una parte, l'apertura verso il silenzio, verso la pace profondissima nella quale possiamo sentire lo Spirito Santo, il Vangelo, dall'altra parte la nostra apertura va verso il nostro prossimo.

Se ho delle tensioni con qualsiasi persona nel mondo, non posso essere totalmente aperto. Se non amo ogni persona tra di voi, non posso essere aperto. Se sono aggressivo perché ho visto qualche cosa alla televisione, sono già chiuso.

Apertura verso Dio e apertura verso il prossimo. Se la nostra apertura verso il prossimo, l'apertura dell'amore è totale, allora è totale l'apertura verso Dio.

Se volete sperimentarlo leggete per l'intera vita, i brani di Matteo, cap. 5-6 e 7.

Vi basterà come lettura per tutta la vita.

(P Tomislav Vlasic - 8 aprile 1985)

 

 

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