Il Santo Padre ha continuato a mangiare la sua minestra ed ha risposto: “Medjugorje? Medjugorje? Medjugorje? Solo cose buone accadono a Medjugorje. Le persone pregano là. Le persone si confessano. Le persone adorano l’Eucaristia e le persone si volgono a Dio. E solo cose buone sembra accadano a Medjugorje”.
Ciò parve aver concluso la discussione e siamo passati ad un altro tema. Ma ricorderò a lungo la risposta molto abile e cauta del nostro Santo Padre.
Appena due settimane fa ho avuto l’opportunità di visitare Medjugorje. Un buon amico da più di 50 anni, Jim McHale del Connecticut, da un po’ di tempo desiderava andare a Medjugorje. Sua moglie non era incline ad andare ora per molte ragioni, ma soprattutto perché stava preparando il matrimonio di sua figlia a New York.
Abbiamo volato da Minneapolis ad Amsterdam, da Amsterdam a Praga e da Praga a Spalato, in Croazia. Abbiamo trascorso due notti in Croazia prima di metterci in viaggio percorrendo la strada lungo la costa adriatica attraverso i monti verso Medjugorje, in Bosnia Erzegovina.
E’ un po’ un’avventura arrivare in questo piccolo villaggio montano diventato famoso per le asserite apparizioni che qui avvengono.
Noi siamo stati abbastanza fortunati ad aver preso contatto con Stephanie Percic di Minneapolis. Stephanie stava facendo il suo centesimo pellegrinaggio a Medjugorje guidando un gruppo di Twin Cities, Crookston, Duluth e di altre parti del paese.
Essendo stata qui così tante volte, Stephanie è ben conosciuta dagli abitanti del villaggio. Certamente questo ci ha aiutato ad orientarci.
Il viaggio da Spalato a Medjugorje è veramente meraviglioso. Le strade serpeggiano lungo la costa adriatica e vicino ai monti. Ci sono momenti in cui pare un po’ pericoloso, ma la bellezza del paesaggio incanta.
Siamo arrivati nel villaggio un Venerdì pomeriggio. C’erano dai 30,000 ai 40,000 pellegrini per il fine settimana. Questo mi ha un po’ impressionato.
Venivano da tutto il mondo, dall’Europa, dagli Stati Uniti, dall’Irlanda, dal Canada e dalle Filippine. Anche l’Italia era ben rappresentata.
Il Sabato mattina abbiamo sentito parlare uno dei veggenti e devo dire che tutto ciò che ha detto era veramente serio.
Qualcuno tra coloro che ascoltavano gli ha fatto una domanda sulla “Comunione sulla mano”.
La sua risposta è stata molto diretta e molto semplice: “Fate ciò che la Chiesa vi permette di fare. Così sarete sempre sicuri”.
Il momento più grande, per me, è stato ascoltare le confessioni ogni pomeriggio dalle 17 fino alle 22 o 22.30. C'erano 46 sacerdoti che ascoltavano le confessioni in varie lingue. Quale grande grazia c'è in ciò: "La gente si sta volgendo verso Dio."
Ho camminato intorno ed ho guardato le file. C'erano 26 confessionali in ognuno dei quali vi era un sacerdote, mentre altri 20 preti confessavano in postazioni provvisorie. Era domenica pomeriggio, dalle 17 fino a circa le 20.30. Ho confessato in inglese ed è stata una grande grazia per me ed un'esperienza meravigliosa.
La Cappella dell'Adorazione era edificante. La gente entrava tranquillamente ad adorare il Signore Eucaristico ed a pregare. Tutto era così ordinato e calmo, come i gruppi di persone per le strade e sulle colline che dicevano il rosario e pregavano.
La domenica ho celebrato la Messa di mezzogiorno in inglese. La chiesa era piena all'eccesso. Ci sono panche all'esterno da tutti e tre i lati della chiesa da cui la gente può sentire la Messa ma non può vederla. Ancora una volta la fede di così tanta gente mi ha toccato profondamente.
La scorsa settimana abbiamo celebrato la festività di Sant'Ignazio di Antiochia. Nella sua lettera ai Romani, Ignazio ha scritto: "Dentro me è l'acqua viva che dice profondamente in me: 'Vieni al Padre“.
C'è qualcosa di quel desiderio in tutti quei pellegrini che hanno visitato Medjugorje.
In qualche modo c'è qualcosa nel loro profondo che esce fuori in evidenza, "Vieni al Padre."
Lo fanno con devozione. La fanno per amore di Maria. Lo fanno per amore di Gesù Cristo. "Vieni al Padre" è profondo dentro ciascuno di noi.
Lunedì mattina, il nostro pellegrinaggio stava giungendo all fine. Ho celebrato la Messa nel cappella dell'Eucaristia per i pellegrini guidati da Stephanie Percic. Molti di loro provenivano dall'Arcidiocesi di San Paolo-Minneapolis e sono stato impressionato dalla loro fede forte e dalle loro promesse di preghiera per l'intera Arcidiocesi.
… Sempre di più, dopo il viaggio a Medjugorje, continuo a ponderare le parole di Giovanni Paolo II mentre stava pranzando quel giorno del 1988:
"Medjugorje? Medjugorje? Medjugorje? Soltanto cose buone sembrano accadere a Medjugorje. La gente si sta volgendo verso Dio."
(Pubblicato sul giornale Arcidiocesano di St. Paul-Minneapolis “The Catholic Spirit”, 19 Ottobre 2006 e sul sito web http://www.spiritdaily.org