di Marco Corvaglia
Ancora oggi i fautori di Medjugorje devono in qualche modo fare i conti con la scomoda opposizione di colui che era vescovo di Mostar all’epoca in cui iniziò il fenomeno, mons. Pavao Žanić.
E così, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno si recano sul posto, in perfetta buona fede, si sentono ripetere questa versione dei fatti, fondata però solo ed unicamente su dicerie: il vescovo era inizialmente ben disposto verso i veggenti, ma ad un certo punto intervenne il governo comunista che, minacciandolo, lo indusse a divenire oppositore di Medjugorje.
In realtà, come vedremo, si può escludere categoricamente che Žanić si sia piegato a delle pressioni della polizia. Affermare il contrario è solo una calunnia.