Meditazioni (sui Messaggi) di P. Tomislav Vlasic e P. Slavko Barbaric - Anno 1986
Io credo che noi, tutti quanti, se vogliamo essere veri pellegrini, dobbiamo fare questo passo, anche se le potenze del mondo ci schiacciano, ci costringono: offrire con la pace le nostre vite e continuare a vivere questa offerta umilmente. Soltanto così Dio sarà glorificato in noi.
Penso che questo è molto importante, perché tutti noi siamo pronti a fare la lotta per la Madonna, a discutere, a tirare le conclusioni logiche, a portare gli argomenti umani, ma tutto quello è di poca importanza.
Dobbiamo riflettere, dobbiamo portare una chiarezza anche umana, ma in fondo è Dio che agisce e, quando non abbiamo nessuna forza umana, anche lì dobbiamo rimanere in pace, sicuri che Dio vincerà.
Perché tutti noi vogliamo un trionfo, un trionfo sulla terra, ma il trionfo sulla terra non ci sarà: soltanto chi si offrirà, come si è offerto Gesù, arriverà ad un trionfo nel Cielo. Qui sulla terra l'unico trionfo è di offrire la nostra vita, affinché il nostro fratello sia salvato.
(P. Tomislav Vlasic - 8 febbraio 1986)
Milano, 10 marzo 1987
Adesso sono quattro i veggenti che hanno ogni giorno le apparizioni. Ieri è finita la pausa di Vicka che è durata quaranta giorni: dal 24 aprile fino al 3 giugno incluso, Vicka non ha visto la Madonna.
Il 23 aprile la Madonna ha terminato di raccontarle l'avvenire del mondo, il 22 aprile le ha affidato il nono segreto e il 4 giugno sono ricominciate le apparizioni. Vicka è a Zagabria perché ha delle difficoltà, è ammalata allo stomaco e forse sarà operata in questi giorni. Attraverso Marija la Madonna dà i messaggi ogni giovedì.
Mirjana ha avuto il 4 giugno un incontro con la Madonna, non solo la locuzione interiore, ma anche l'apparizione. Io sono stato presente, è durata alcuni minuti. Mirjana ha detto che avrà le apparizioni solo per il suo compleanno il 18 marzo. Questa era l'ultima a motivo dei segreti. Cioè, la Madonna ha spiegato tutto e non c'è bisogno allora di incontri straordinari. Mirjana non può dirci niente sul contenuto e sulle date dei segreti: ma ci ha invitati di nuovo alla preghiera.
Ivan andrà in questi giorni a militare per un anno e mi ha riferito che la Madonna gli ha detto che non avrà le apparizioni, ma avrà le locuzioni, cioè La sentirà nel suo cuore.
Dal messaggio di ieri sembra che la Madonna esiga o aspetti qualche cosa da noi: « Cari figli, oggi vi invito a decidervi se desiderate vivere i messaggi che vi sto dando. Desidero che siate attivi nel vivere e nel comunicare i messaggi. In modo particolare, cari figli, desidero che tutti siate il riflesso di Gesù il quale illuminerà questo mondo infedele che cammina nel buio. Desidero che tutti siate luce a tutti e che testimoniate nella luce. Cari figli, non siete chiamati al buio ma alla luce, per questo vivete la luce con la vostra vita ».
La parola « decidere » è molto importante in tutti questi messaggi. Dall'inizio la Madonna ogni giorno domanda il Credo, non come una formula che conosciamo, che dobbiamo ripetere, ma come una decisione che dobbiamo prendere ogni giorno per il Signore, per i messaggi. Decidersi ogni giorno per il Signore pregando il Credo, perché sappiamo tutto il giorno a chi appartengono le nostre parole, le nostre opere, tutta la nostra vita e anche la nostra sofferenza.
Questo è un cammino. Se io mi decido ogni giorno, se io prego ogni giorno il Credo coscientemente, verrà la decisione. Senza decisione personale, cosciente, non può succedere niente nella nostra vita.
Tanti cristiani vivono praticamente come atei e dicono: « Sì, io credo in Dio », ma se si va ad analizzare un po' la loro vita si vede che non hanno ancora preso la decisione. Allora la Madonna domanda per prima cosa la decisione, cioè la fede, l'abbandonarsi al Signore.
Per quanto riguarda la decisione, la Madonna, attraverso jelena, ha detto che ogni giovedì dobbiamo meditare il testo del Vangelo di Matteo 6,24-34. Questo brano comincia con le parole di Gesù: « Non si può servire a due padroni ». Cioè, ci si deve decidere o per l'uno o per l'altro. O per l'amore o per l'odio, o per pregare a gloria del Signore o per bestemmiare. Tanti cristiani possono tutte e due le cose: odiare e amare, bestemmiare e pregare, servire a tutti e due i padroni. Così che cosa succede? Niente. Allora ci vuole una decisione. La Madonna l'ha domandata all'inizio dell'anno dicendo: « Decidetevi ». All'inizio dell'anno, cioè di nuovo, non solo cominciando un giorno nuovo, ma anche ogni volta quando ci sono le date importanti per noi.
E adesso l'altra parola: « Se desiderate vivere i messaggi che vi sto dando ».
La Madonna vuole che noi diventiamo coscienti per che cosa ci decidiamo. Non solo dire: « Sì, io appartengo al Signore ». Dobbiamo domandarci se abbiamo accettato per amore o per paura.
Fra qualche giorno saranno 1800 sere da quando la Madonna ci invita alla preghiera. Se diventiamo coscienti di questo fatto siamo già invitati fortemente a dare la nostra risposta. Con altre parole, la Madonna non vuole che ci decidiamo in massa, ma personalmente. Se io ho deciso personalmente di andare o di camminare con la Madonna, questo significa che in ogni situazione, anche se forse nella famiglia o nella Parrocchia nessuno prega, io lo farò nonostante tutte le difficoltà.
Molti dopo un po' di entusiasmo, un po' di euforia, di fronte a una piccola stanchezza si ritirano, ma se noi ci decidiamo profondamente, non succederà così. La Madonna allora ci ha posto davanti ad una alternativa e adesso continua a parlare a tutti coloro che hanno deciso di porre la loro vita a disposizione sua e del Signore, non per perderla,
ma per metterla a disposizione per la pace, per la riconciliazione, per l'amore. Continua a parlare a tutti coloro che hanno deciso e dice: « Desidero che siate attivi nel vivere e nel comunicare i messaggi ». Non è la stessa cosa vivere il messaggio e comunicarlo. Forse noi tutti siamo più pronti a comunicare i messaggi che a viverli. Pensate, per esempio, ai genitori, ai preti forse, a tutti coloro che invitano alla pace, alla preghiera. Non so se noi tutti siamo nello stesso tempo pronti a fare le cose che domandiamo agli altri: voi genitori pensate un po' e anche noi sacerdoti dobbiamo pensare, che cosa facciamo con tutti questi inviti che diciamo nel nome del Signore? Allora dobbiamo prima viverli noi. Per poter comunicare, prima bisogna vivere coscientemente. Anche se nessuno nel mondo accetta i messaggi, io posso viverli, nella mia vita, senza condizioni, come Gesù ha amato senza condizioni. E se noi cominciamo a vivere così, nello stesso tempo saremo capaci di testimoniare e comunicare i messaggi agli altri. Qui vale la regola: nessuno può dare quello che non ha. Allora, prima vivere e dopo comunicare. Anche se tutte le nazioni sono in pace, ma tu vivi con qualcuno che non perdona o tu non perdoni a qualcuno, tu hai la guerra tutta la vita. Ecco, cosa significa vivere e se viviamo potremo anche dare testimonianza, comunicare.
La Madonna ha parlato moltissime volte nei messaggi proprio così: « Amate, se non amate non potete trasmettere la testimonianza, non potete testimoniare né per me, né per Gesù ». Non ha domandato mai di criticare il mondo, ma di comunicare le cose positive.
Adesso una parola molto bella, ma anche molto esigente: « In modo particolare, cari figli, desidero che tutti siate il riflesso di Gesù, il quale illuminerà questo mondo infedele che cammina nel buio ».
Uno specchio riflette. Uno specchio non può riflettere se stesso. Dallo specchio viene il riflesso, ma prima deve ricevere i raggi dal sole o da qualche cosa e dopo può dare il riflesso. Per poter essere il riflesso di Gesù bisogna prima accettarlo, vivere il comandamento dell'amore, della pace, della riconciliazione.
E qui c'è una domanda seria per tutti noi: quante cose ci sono ancora nella nostra vita, nelle nostre parole, nelle nostre opere che sono proprio degli impedimenti ad accettare la luce? Quanti sono ancora gli impedimenti che sorgono dall'egoismo per poter riflettere l'umiltà di Gesù e della Madonna, il loro amore? Allora dobbiamo proprio domandarci dove è rotta la nostra vita e non può più riflettere.
Se c'è ancora egoismo, se c'è ancora orgoglio, se ci sono ancora preoccupazioni angosciose, se ci sono ancora solo i progetti di avere, di guadagnare, non possiamo né accettare Gesù, né essere suo riflesso. Si può dire che il riflesso viene dopo aver accettato qualche cosa da dentro. In maggio, la Madonna nei messaggi ha parlato alcune volte sul cuore dicendo di dare il cuore, cambiare il cuore, farlo simile al suo Cuore. Ha chiesto di nuovo anche l'amore per Dio e per gli altri e adesso dice tutte le cose in una parola: « diventare il riflesso di Gesù ». E se esaminiamo le nostre parole, le nostre opere, la nostra vita, quante volte non c'è nessun riflesso dell'amore, della pace o forse il riflesso proprio del male, del peccato, dell'odio. Perché « riflesso »?
Ha detto: « Per illuminare il mondo infedele che si trova nel buio ». Guardate come si comporta la Madonna: non si lamenta sulle tenebre, vuole aiutare questo mondo. E come? Vuole organizzare noi che diciamo: « Io credo », e ci dice che il mondo - il mondo infedele, il mondo che cammina nel buio, nelle tenebre - ci aspetta, e che non possiamo essere indifferenti su quello che succede nel mondo, dobbiamo pregare, dobbiamo provare ad accendere la luce.
Da noi c'è un proverbio: è meglio accendere una luce anche la più piccola che lamentarsi sulle tenebre del mondo.
La Madonna è triste a causa dell'infedeltà, del buio, delle tenebre nel mondo e ci fa coscienti: apritevi alla luce, diventate il riflesso per poter aiutare questo mondo infedele. Se noi cominciamo a criticare o continuiamo a criticare, il mondo non ha ricevuto niente, solo uno che si lamenta. E da chi si può aspettare la luce, l'amore, la pace, se non da noi cristiani? La Madonna vuole che noi troviamo in noi stessi il senso della nostra vita cristiana.
Allora, non solo cercare la propria salvezza - certo prima la propria, perché se non accettiamo questo che il Signore ci offre, non possiamo neanche dare - ma dobbiamo trasmettere, testimoniare al mondo infedele l'amore e la pace affinché sia salvato. Io ho visto tanti genitori che quando vengono raccomandano nelle preghiere i figli o il nipotino che è lontano dalla Chiesa, dalla preghiera. Questi sono anche buoni segni che vogliamo preoccuparci e che vogliamo testimoniare, se si cerca l'aiuto, ma nello stesso tempo vorrei ripetere di nuovo che dobbiamo anche preoccuparci di che cosa facciamo per farli arrivare di nuovo in chiesa. E di buio ce n'è molto. Non c'è bisogno di analizzare la situazione in tante famiglie, nella Chiesa, nel mondo. Voglio dirvi una cosa: buio, conflitti, odio, guerre, gelosie, vengono perché non abbiamo amato. Dove si ama non c'è buio, non c'è guerra, non c'è conflitto, non c'è odio, non c'è disperazione. Allora ogni cosa negativa nel mondo, nelle nostre famiglie o in noi stessi è la conseguenza di non essere stato amato o di non aver amato. Se vogliamo combattere il buio non c'è bisogno di una lotta diretta, ma di accendere la luce dell'amore e tutto cambierà. E poi: « Desidero che tutti siate luce a tutti e che testimoniate nella luce ».
Di nuovo lo stesso pensiero anche se con altre parole, ma qui c'è un progresso nel pensiero. La Madonna non domanda solo il riflesso, cioè accettare e rimandare, ma ci domanda che tutti diventiamo la luce e diventare la luce è più che essere il riflesso.
Oggi è la festa del Sacro Cuore di Gesù e voi sapete che Gesù ha detto: « Venite tutti a me, dal mio Cuore vengono le acque vive, tutti coloro che bevono diventeranno la fonte dell'acqua viva ». Cioè non solo il riflesso, ma, di più, la luce. E fare tutte le cose nella luce. Il tema della luce è molto amato da Gesù, soprattutto nel Vangelo di Giovanni. Leggete quando Gesù diceva che era la luce, la vera luce. La Madonna vuole che anche noi diventiamo la luce e ce ne dà la possibilità.
Poi dice: « Cari figli, non siete chiamati al buio, ma alla luce ».
Mi sembra qui di sentire che la Madonna si meraviglia: voi non avete capito ancora che voi siete chiamati alla luce. Perché tante tenebre? Non siete creati per le tenebre. All'inizio era la luce, ma il peccato ha portato le tenebre. La Madonna ci fa di nuovo coscienti, voi siete la luce, chiamati alla luce, non alle tenebre. E ogni peccato spegne la luce e porta il buio. Perché tanti incidenti nelle famiglie? Perché tanti divorzi? Perché tanti aborti? Perché tanti altri disastri? Tanto alcol, tante droghe? Buio. Buio nel cuore, buio nelle famiglie e nel buio si fanno gli incidenti, non nella luce. Noi abbiamo allora bisogno della luce e siamo molto lontani ancora da questo punto: essere il riflesso, essere la luce. Ma questa non è una situazione per disperati. Se ci invita alla luce, ci invita alla conversione, cioè a crescere nella luce, a crescere nell'amore. La Madonna ci offre qui se stessa, il suo amore e ci vuole guidare verso Gesù, il donatore di tutti i doni. La Madonna è mediatrice di tutti i doni. Allora cerchiamo prima Loro - l'essenziale - e tutto l'altro ci sarà dato, ce lo assicura la Madonna.
(P. Slavko Barbaric - 6 giugno 1986)