Termina con lei il papa la sua enciclica, con Maria “Madre del Signore e specchio di ogni santità”. A lei dedica le ultime bat-tute della sua lettera sull’amore, a Maria che ha intrecciato di amore ogni attimo del-la vita e che dell’Amore è diventata madre. Ma lasciamo che siano direttamente le parole del Santo Padre parlarne, perché ripiene di grazia e di tenero amore per la piccola donna di Nazaret.
“Nel Vangelo di Luca la troviamo impe-gnata in un servizio di carità alla cugina Elisabetta… «L’anima magnifica il Signore» ed esprime con ciò tutto il pro-gramma della sua vita: non mettere se stessa al centro, ma fare spazio a Dio incontrato sia nella preghiera che nel servizio al prossi-mo — solo allora il mondo diventa buono.
Maria è grande proprio perché non vuole rendere grande se stessa, ma Dio. Ella è umile: non vuole essere nient’altro che l’ancella del Signore. Ella sa di contri-buire alla salvezza del mondo non com-piendo una sua opera, ma solo mettendosi a piena disposizione delle iniziative di Dio.
È una donna di speranza: solo perché crede alle promesse di Dio e attende la sal-vezza di Israele, l’angelo può venire da lei e chiamarla al servizio decisidecisivo di queste promesse. Essa è una donna di fede: «Beata sei tu che hai creduto», le dice Elisabetta.
Il Magnificat — un ritratto, per così dire, della sua anima — è interamente tessuto di fili della Sacra Scrittura, di fili tratti dalla Parola di Dio. Così si rivela che lei nella Parola di Dio è veramente a casa sua, ne esce e vi rientra con naturalezza. Ella parla e pensa con la Parola di Dio; la Parola di Dio diventa parola sua, e la sua parola nasce dalla Parola di Dio. Così si rivela, inoltre, che i suoi pensieri sono in sintonia con i pensieri di Dio, che il suo volere è un volere insieme con Dio. Essendo intimamente penetrata dalla Parola di Dio, ella può diventare madre della Parola incarnata.
Infine, Maria è una donna che ama. Come potrebbe essere diversamente? In quanto credente che nella fede pensa con i pensieri di Dio e vuole con la volontà di Dio, ella non può essere che una donna che ama. Noi lo intuiamo nei gesti silenziosi, di cui ci riferiscono i racconti evangelici del-l’infanzia. Lo vediamo nella delicatezza, con la quale a Cana percepisce la necessità in cui versano gli sposi e la presenta a Gesù. Lo vediamo nell’umiltà con cui accetta di essere trascurata nel periodo del-la vita pubblica di Gesù, sapendo che il Figlio deve fondare una nuova famiglia e che l’ora della Madre arriverà soltanto nel momento della croce, che sarà la vera ora di Gesù (cfr Gv 2, 4; 13, 1). Allora, quando i discepoli saranno fuggiti, lei resterà sotto la croce; più tardi, nell’ora di Pentecoste, saranno loro a stringersi intorno a lei nel-l’attesa dello Spirito Santo.
Maria è diventata, di fatto, Madre di tutti i credenti. Alla sua bontà materna, come alla sua purezza e bellezza verginale, si rivolgono gli uomini di tutti i tempi e di tutte le parti del mondo nelle loro necessità e speranze, nelle loro gioie e sofferenze, nelle loro solitudini come anche nella con-divisione comunitaria. E sempre sperimen-tano il dono della sua bontà, sperimentano l’amore inesauribile che ella riversa dal profondo del suo cuore. Le testimonianze di gratitudine, a lei tributate in tutti i conti-nenti e in tutte le culture, sono il riconosci-mento di quell’amore puro che non cerca se stesso, ma semplicemente vuole il bene. La devozione dei fedeli mostra, al contem-po, l’intuizione infallibile di come un tale amore sia possibile: lo diventa grazie alla più intima unione con Dio, in virtù della quale si è totalmente pervasi da Lui — una condizione che permette a chi ha bevuto alla fonte dell’amore di Dio di diventare egli stesso una sorgente « da cui sgorgano fiumi di acqua viva » (cfr Gv 7, 38).
Maria, la Vergine, la Madre, ci mostra che cos’è l’amore e da dove esso trae la sua origine, la sua forza sempre rinnovata. A lei affidiamo la Chiesa, la sua missione a servizio dell’amore:
Santa Maria, Madre di Dio,
tu hai donato al mondo la vera luce,
Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio.
Ti sei consegnata completamente
alla chiamata di Dio
e sei così diventata sorgente
della bontà che sgorga da Lui.
Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.
Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,
perché possiamo anche noi
diventare capaci di vero amore
ed essere sorgenti di acqua viva
in mezzo a un mondo assetato.
Benedetto XVI