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Aprite i vostri cuori a Maria Regina Della Pace

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Si impara a pregare: pregando, digiunando e amando

Gli ultimi tre messaggi sono caratteristici: tre settimane fa la Madonna disse: «Cari figli, in questo tempo Satana vuole bloccare tutti i miei programmi. Pregate affinché non ci riesca. Io pregherò mio Figlio perché voi possiate sentire la sua vittoria».

Il giovedì seguente disse: «In questa settimana avete sentito la presenza di Satana. Non preoccupatevi. Dio sorveglia tutti quanti. Io ho dato me stessa per voi e partecipo ad ogni vostra prova. Non abbiate paura».

L'ultimo giovedì c'è stato un richiamo forte ad aumentare la preghiera in modo particolare nei giovani, aumentare le preghiere e i sacrifici. Io ha ripetuto anche ieri sera ai giovani della parrocchia e a coloro che erano presenti.

Ivan ha detto che in questi giorni la Madonna promette di dare grazie particolari alla gente che prega, digiuna, apre il cuore. In questi giorni ha chiesto una confessione profonda ed una partecipazione vera all'Eucaristia.

Attraverso una delle veggenti, la Madonna ci ha avvertito del suo duemillesimo compleanno. Il Vescovo ci ha detto di non parlare di questa data finché il Papa si pronunciasse. Voi preparate i vostri cuori. Io non devo dire la giornata e non introdurre nessuna festa: voi preparate i vostri cuori.

La vita spirituale di cui parla la Madonna, tutta quanta, consiste nell'approfondire la preghiera. In questi tre anni si vede chiarissimo che noi dobbiamo approfondire la preghiera se vogliamo vedere se la nostra vita spirituale è approfondita. È un parallelismo: andare nella profondità della preghiera vuol dire andare nella profondità della vita spirituale. Chi vive spiritualmente abbandonato a Dio non ha alcun problema a pregare; c'è dolcezza nella preghiera; si impara a pregare: pregando, digiunando e amando. Sono questi tre gli elementi che si vedono in questo cammino.

Poi c'è un'altra cosa importantissima: molti cristiani si comportano come atei. Dall'inizio fino adesso abbiamo visto la gente che viene qua: non pregava nulla o quasi nulla. Tutti si lamentavano: «chi può pregare 7 Padre, Ave, Gloria? Ma è un obbligo...?».

Abbiamo visto che la mentalità cristiana è così: mette Dio all'ultimo posto nel suo orario quotidiano. Quando parliamo di 7 Padre, Ave, Gloria ci sono i cristiani che dicono: «non ho tempo, mi sfugge, io devo lavorare, non riesco...».

Ma veramente, quando mi metto davanti a Dio come adesso e dico: «non ho tempo per pregare 7 Padre, Ave, Gloria...» mi vergogno. Come posso essere un fedele a Dio Onnipotente, a Dio che è tutto per me e non avere tempo per Lui? Mi vergogno veramente.

Quando la gente dice: «Non ho tempo per pregare» io dico sempre: «c'è tempo 24 ore al giorno». Però il tempo si usa per le cose piacevoli.

Quando non abbiamo tempo per Dio vuol dire che non ci piace; è l'ultimo nella nostra vita. Non lo abbiamo scoperto. Mi spiego: la preghiera vuol dire cercare Dio.

Nel Vangelo sta scritto che il precetto fondamentale è quello di amare Dio con tutte le forze, con tutto l'essere e amare il prossimo come se stesso.

Allora due innamorati come si amano? Si cercano per l'intera giornata, si sognano l'uno dell'altro perché si amano con tutta la forza. Non esiste un tempo per loro: ti amo per cinque minuti, ti cerco per cinque minuti. Non può esistere.

Se noi guardiamo il nostro cristianesimo, se cerchiamo Dio non può essere per 5 minuti, neanche per 2 minuti. Non può essere. Non è vero cristianesimo... ma amare Dio con tutta la forza, essere innamorati.

C'è un problema grande che io ho scoperto: noi cristiani abbiamo perso il bisogno di pregare. Ci sono nell'uomo dei bisogni: il bisogno di mangiare, di dormire. Quando non mangio sento fame, quando non prego... non sento nulla!

Moltissimi cristiani non sentono nulla quando pregano. Non sentono il bisogno. E questa malattia la possiamo scoprire come un ateismo. Io l'ho scoperto in questo periodo perché non posso vivere senza Dio, perché mi ha plasmato secondo la Sua immagine e quando io perdo il bisogno di Lui, di Dio, allora c'è qualcosa di ammalato dentro di me.

Se vogliamo pregare, dobbiamo sforzarci. Quello non è un bisogno naturale di sforzarci. Quando noi sforziamo una persona a mangiare è malata.

Arrivare a un desiderio di Dio è quello che la Madonna vuole con una preghiera continua. Io devo domandare a Dio prima di lavorare, devo parlare con Lui durante il lavoro e dire: «Dio aiutami, voglio essere in Te e voglio che Tu stia dentro di me». È un continuo colloquio: vivere in Dio e ringraziare dopo il lavoro.

Ho visto che a questo punto di cristianesimo non si può arrivare con la mentalità d'oggi che sente soltanto l'obbligo di qualche preghiera durante la giornata. Bisogna aumentare la preghiera per risvegliare il nostro intimo, il nostro cuore, per desiderare Dio. Mi pare molto importante quello che la Madonna disse a Jelena nell'autunno: «Sarei molto felice se tutte le famiglie cominciassero a pregare e a digiunare, pregare di mattina e di sera per mezz'ora».

Noi non possiamo essere nutriti in due minuti: chi può vivere mangiando due minuti al giorno? chi può vivere dormendo due ore al giorno? Non si può. Noi siamo nel tempo e nello spazio. Anche la nostra giornata deve avere un tempo di preghiera.

La mia esperienza è questa: se non prego di mattina, se non prego un'ora per sentirmi in colloquio con Dio, io non mi sento forte per vivere una giornata. Sento il bisogno di essere nutrito di mattina, di essere scaricato di sera di tutti i pesi e mettermi nelle braccia di Dio come un bambino che si mette nelle braccia della mamma.

Io vedo questo bisogno e vi dico che, nella mia esperienza, la Madonna ci porta a questo atteggiamento della fede.

La gente di solito incontra questo problema: come posso finire altri lavori se prego abbastanza? Vi dico per la mia esperienza: gli altri lavori li finirete più presto di prima. Avrete più tempo di prima perché non avrete bisogno di litigare, di correggere i bambini, di portarli dallo psichiatra, di tante altre cose... Non ce n'è più bisogno perché si trova una soddisfazione interiore dalla quale cresce la famiglia e tante cose spariscono, non ci servono. E i nostri lavori migliorano. Nei lavori noi vediamo che le cose vanno molto meglio. Quello che vorrei raccomandarvi è proprio di incominciare a pregare.

Quando la gente dice: «non so come pregare» io dico loro: «tutti sapete pregare: aprite il Vangelo, prendete il Rosario e vi basta. Per le altre cose seguite il sacerdote».

Durante questo periodo è stato chiaro come il sole che la preghiera cristiana è un colloquio con Dio, un parlare con Dio, senza nessuna concentrazione. Quando la Madonna parla di questa pace non ha niente con la concentrazione orientale, non è una tecnica. Viene la pace come un frutto, dopo l'incontro con Dio, quando tutte le cose stanno alloro posto. Quando sappiamo che Dio guida tutto, ed io sono immerso in Dio, viene la pace interiore, e allora posso continuare. Questa pace interiore viene non per mezzo della concentrazione, ma per mezzo della preghiera e della grazia.

Vi parlo delle esperienze di qua: ci sono migliaia di persone cambiate in una sera.

Mi hanno raccontato molte persone che contano i giorni da quando sono venute qua. E un cambiamento totale. Due settimane fa mi ha raccontato una signora che è venuto un gruppo. Nel gruppo c'era un ex carcerato (nove anni di galera) che non credeva. E venuto ma non sapeva. Ha messo le mani nelle tasche, girava nella chiesa e così è venuto nella cappella un po' con tutta la stizza che portava dentro di sé.

Quando è entrato nella cappella è stato scosso. Ha sentito un dolore terribile alle gambe. È appena riuscito a tornare sui banchi. Poi il dolore cresceva per tutto il corpo.

Profondamente scosso in quel momento ha sentito questo: «devo fare una penitenza lunga, di mesi e mesi, devo chiedere perdono alle persone che ho offeso per poter partecipare a questa assemblea» e dentro di lui ha sentito chiaramente una voce «no, adesso tu appartieni a me».

Quella sera si è confessato, dopo di che fa una penitenza grande ed una preghiera grande.

Ci sono esempi così forti che ci portano i pellegrini da ogni parte. Questa pace viene non attraverso la concentrazione, neanche con i calmanti; i calmanti non portano alla pace, sono un aiuto necessario quando le persone hanno perso questa pace di Dio. Vi raccomando di mettervi a pregare.

La prima grazia che si offre qui a voi questa sera è una buona confessione.

Raccomanderei ai sacerdoti italiani di organizzare la vostra assemblea quando vi mettete d'accordo per confessare la gente. Non c'è bisogno di cercare dei confessori speciali: mettetevi davanti a Dio ed al sacerdote. Lasciate tutto a Dio e Dio vi guiderà.

(P. Tomislav Vlasic - Medjugorje 31 luglio 1984)

 

 

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