«Sono cresciuta a New York, in una famiglia di fervente fede luterana, ed ho sempre creduto in Dio. Ma, divenuta adolescente, ho rifiutato tutte le forme di religione organizzata, pensando che fossero tutte invenzioni degli uomini e non di Dio. Dopo essermi sposata con Eddy ed aver accettato a malincuore che i nostri figli fossero allevati nella religione cattolica, gli dissi: “Non pensare MAI che un giorno io possa diventare cattolica! O si è nati e cresciuti cattolici, o bisogna esser pazzi a scegliere di esserlo volontariamente”. Rifiutavo gli insegnamenti della Chiesa, pensando che fossero stati ideati da uomini che non avevano avuto niente di meglio da fare che inculcare alla gente sensi di colpa e di meschinità. Se qualche volta andavo in chiesa con la mia famiglia, mi annoiavo a morte.
“Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi.”
(Giovanni 20,21)
A tutti i parrocchiani, pellegrini, amici, benefattori e a tutti gli uomini di buona volontà
Felice e benedetta Pasqua!
Il parroco & i francescani
Michael, un giovane americano, è venuto a Medjugorje lo scorso marzo. Mi ha appena mandato la lettera che segue. Essa può incoraggiarci ed ispirare ciascuno di noi nella nostra personale vocazione a pregare nel mezzo delle nostre quotidiane occupazioni:
“Il mio ultimo pellegrinaggio a Medjugorje ha cambiato la mia vita. Fin dall’inizio del pellegrinaggio, la Gospa mi rivelò che dovevo pregare per avere la pace nella mia anima. Mi resi conto che anche se, nel passato, pregavo, credevo e avevo ricevuto molti miracoli, non avevo sempre la pace interiore. Mi era difficile pregare con amore e vivere ciò che pronunciavo pregando.